Mary & George (2024)

Mary & George (2024). Ascesa, cadute, resurrezioni, intrighi politici & sessualità promiscua di Mary (Julianne Moore) e del figlio George (Nicholas Galitzine) insinuatisi con profitto nella corte di re Giacomo I Stuart (Tony Curran). Il serial mette al centro del racconto la figura controversa dell’avvenente Duca di Buckingham (resa leggendaria dai tre moschettieri dumasiani) dapprima fragile adolescente manipolato dalla madre, divenuto col tempo demiurgo della monarchia britannica in vece del debole Giacomo, tenuto sotto scacco per mezzo di una intensa, morbosa, relazione omosessuale mai realmente nascosta negli ambienti di corte, viepiù confermata dalla storiografia.
La serie antologica, suddivisa in sette puntate, diviene pretesto, ennesimo, per una attualizzazione del passato, tanto frequente quanto sovrastimata. L’ambientazione è, infatti, ricostruita – anzi ristrutturata – per mezzo di anacronismi scientemente ricercati, vi spiccano i dialoghi, spesso crudi e scurrili, di matrice contemporanea: nulla di nuovo, insomma. Nonostante il cast notevole, pare di assistere all’animazione di tableau vivant di dipinti secenteschi laddove, però, la storia ispirata a fatti realmente accaduti – costituita perlopiù da intrighi di palazzo – diviene mero sfondo agli intrecci sessuali, con relativa carrellata di orge che paiono ispirate alle prime stagioni di “Games of Thrones”. Tutto ciò contribuisce a mantenere il già prolisso serial nell’alveo del déjà vu di una trasgressione manierata, perciò prevedibile quanto presunta.
Aggiungo che la miniserie è stata generalmente apprezzata dalla critica, ma, vista la scarsa innovazione della messinscena, se messa a confronto con altri prodotti simili, dubito, personalmente, ce ne ricorderemo tra qualche tempo.
Disponibile su Now TV/Sky.

Autore: Cinex

Note ai film per nulla obiettive: una risposta sbagliata ai Dizionari da un vecchio blog più volte caduto in oblio, ma mai abbastanza.

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